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Maria Luisa Agati

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Attività Principali

Catalogazione e studio di manoscritti grecobizantini orientali, con particolare riferimento alla produzione libraria in Grecia nei primi secoli della Turcocrazia. Edizione di una grammatica greca inedita del XV secolo. Seconda edizione del manuale di Codicologia (l?Erna).

Ricevimento Studenti L'orario di RICEVIMENTO: I SEMESTRE: prima e dopo ogni lezione presso lo studio del docente (edificio B, piano 3, studio 42)
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Breve profilo

Maria Luisa Agati ha svolto la sua carriera nella Facoltà di Lettere della II Università di Roma “Tor Vergata”, dove è docente di (Codicologia) “Archeologia del libro manoscritto”. Bizantinista di formazione, e quindi specializzata in Paleografia greca presso la Scuola Vaticana, negli anni 1994-1997 ha anche insegnato Storia e Filologia bizantina nell’ Università di Chieti-Pescara. Si è interessata a Michele Psello e ad altri esponenti del mondo erudito bizantino, come Planude e Pediasimo. Successivamente, privilegiando l’aspetto grafico e la cultura libraria di quella civiltà, ha instaurato filoni di ricerca di tipo paleografico, incentrati principalmente sulla minuscola greca, sia nei suoi rapporti col contesto storico-testuale-filologico, sia nei supporti materiali, inclusi tutti quegli elementi che interessano la struttura fisica e la forma estetica del libro manoscritto. Numerosi i contributi, tra relazioni congressuali e pubblicazioni su riviste internazionali, riguardanti in special modo problematiche del IX e X secolo (tratteggio, ductus, aspetti morfologici, tipologie grafiche, progressiva separazione delle parole, fenomeno di “digrafismo”...), ma anche quelle relative ai rapporti tra scrittura a mano e caratteri a stampa nel XVI secolo, spaziando in tal modo dagli inizi al tramonto della minuscola greca libraria. Si segnalano, in particolare, l’opera in due tomi su La minuscola “bouletée” (Città del Vaticano, 1992), grafia costantinopolitana del X secolo, l’identificazione di un copista greco del Cinquecento attivo alla Biblioteca Vaticana, Pietro Devaris (in The Greek Script in the 15th and 16th centuries, Athina 2000, e in Studi in onore di Giuseppe Spadaro, Soveria Mannelli 2001) e, dopo diversi saggi preparatori, lo studio monografico - biografico, paleografico e codicologico - Giovanni Onorio da Maglie copista greco (1535-1563), Roma 2001 (Accademia Nazionale dei Lincei); ancora, il primo trattato esistente di Codicologia Il libro manoscritto. Introduzione alla codicologia, Roma 2003 (L’Erma di Bretschneider), una seconda redazione Il libro manoscritto da Oriente a Occidente. Per una codicologia comparata, Roma 2009, della quale è in preparazione l’edizione aggiornata in inglese, e il Catalogo dei manoscritti greci della Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana di Roma, Roma 2007 (Accademia Nazionale dei Lincei). L’ultimo orientamento della sua ricerca è volto alle problematiche del manoscritto greco orientale tra Quattrocento e Cinquecento (metabizantino), su cui ha già scritto diversi contributi e ha in preparazione una monografia. Per questo fa anche parte di Commissioni europee come “Studite” per lo studio della legatura bizantina (in corso un lavoro monografico sulle legature originali della Biblioteca Nazionale di Atene). Parallelamente, per un interesse a tutto campo verso il mondo ellenico e le sue millenarie tradizioni e, quindi, con un approccio che non può che essere culturale-scientifico, si è anche occupata di studi sulla musica e gli strumenti musicali a Bisanzio e fino ai tempi d’oggi, approfondendo in modo particolare le tradizioni coreutiche delle varie regioni greche e tenendo contatti con le maggiori istituzioni di Atene, come il Teatro di danze tradizionali “Dora Stratou” ed il Lykeio delle Donne greche. Per questo suo impegno è entrata a far parte del Comitato scientifico del CID-Unesco, e a Roma gestisce iniziative come organizzazione di seminari e conferenze, e ha seguito tesi di laurea di studenti del dottorato di etnomusicologia, sempre per musica greca.

 

Curriculum vitae

Nata a Catania nel 1952, laureata in Lettere Classiche nel 1976 presso l'Università di Catania, discutendo una tesi di Letteratura Greca su L'Alessandra di Licofrone. Dal 3-1 al 3-9-1977: assistente incaricata supplente alla Cattedra di Letteratura Latina della Facoltà di Lettere della stessa Università. Dall’1-10-1977 al 31-7-1980: borsista del C.N.R. per la Filologia Bizantina. Dal 1-8-1980 all’8-10-2000: ricercatore del settore Civiltà Bizantina prima, Paleografia dopo. Dal 9-10-2000: professore associato nel medesimo settore Paleografia (M-STO/09) presso la Facoltà di Lettere della Il Università di Roma, Tor Vergata - dove fu trasferita con decreto 10-7-1985 - Dipartimento di Antichità e Tradizione Classica (http://antichita.uniroma2.it/agati.htm), oggi di Studi Umanistici (http:/ Cfr. anche http://www.paleografi-diplomatisti.org/soci/agati. Risultata idonea alla Prima Fascia nel concorso di ASN Miur, tornata 2011-2012, macroarea 11, settore disciplinare M-STO/09.

Specializzazioni 1978: Dramma Antico, presso l'Istituto Nazionale del Dramma Antico (l.N.D.A.) a Siracusa; 1981: Paleografia greca, presso la Scuola Vaticana di Paleografia, Archivistica e Diplomatica.

Incarichi didattici A.a. 1994-97: supplenza di Filologia e Storia Bizantina presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Chieti G. D'Annunzio; A.a. 1997-2001: affidamento della Cattedra di Codicologia presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Roma Due, “Tor Vergata”, di cui dal 2000 è titolare.

Incarichi accademici A.a. 2004 : eletta per un biennio (non portato a termine per scioglimento del Corso) Presidente del corso di Laurea specialistica 5 “Archivistica e Biblioteconomia” (decreto rettorale n. 1301/2004); A.a. 2009-2010 : membro della Commissione di Dottorato di Ricerca in Paleografia greca e latina Università di Roma La Sapienza, Dipartimento di Storia Culture Religioni; A.a. 2010-2012 : membro della Commissione nazionale per la conferma in ruolo dei ricercatori del settore disciplinare di appartenenza (biennio 1 gennaio 2010-31 dicembre 2011), decreto ministeriale 637 del 12-02-2010 (artt. 30 e 31 D.P.R.382/80 e Legge n. 210/98).

È Consulente e Revisore del periodico “Studi sull’Oriente cristiano” per paleografia greca e codicologia, e membro del comitato scientifico della collana di “Letteratura e Civiltà della Grecia Moderna” dell’Università di Roma Tor Vergata. ***

Dal conseguimento della laurea, Maria Luisa Agati ha incentrato tutti i suoi interessi sul mondo letterario antico, greco in particolare. Ottenuti il Diploma di perfezionamento in Dramma Antico (con una tesi di specializzazione su un anonimo trattato bizantino Sulla Tragedia), e l'assegnazione per quattro anni della borsa di studio del C.N.R. per la Filologia Bizantina, ha avuto modo di volgere la sua attenzione all'evoluzione linguistica, letteraria e culturale, nonché storica, della grecità, scoprendo nella grecità medievale bizantina un terreno sotto molti aspetti ancora inesplorato. A seguito di letture e di studi di filologia e storia bizantina che approfondissero le sue iniziali conoscenze, ha cominciato la sua attività di ricerca occupandosi dell'Xl secolo, secolo di fioritura intellettuale a Bisanzio, e dedicandosi in particolare ad uno dei massimi esponenti della cultura bizantina di quel momento, Michele Psello, cui si riferiscono i lavori di cui al punto l e 13 dell'elenco delle pubblicazioni che segue, oltre che quelli di cui ai punti 21 e 27. Quindi, attratta dal soggetto di determinati testi o, viceversa, dalla figura di determinati eruditi bizantini, ancor prima di imboccare un filone definito di ricerca, ha pubblicato svariati contributi, come quello di cui al punto 2, che, tratto spunto dalla lettura di un inedito dell’erudito Nicola Lampeno (sec. XIV), cerca di ricostituire la composizione originale del manoscritto viziato da vari guasti di cui sono spia le lacune testuali; ancora, quelli di cui ai punti 12 e 14, dedicati a versi di un altro dotto bizantino, Giovanni Pediasimo (sec. XIII-XIV); di cui al punto 19, su tradizione manoscritta di altro dotto del 1200, Massimo Planude; di cui al punto 24, comunicazione al XVIII Congresso Internazionale di Studi Bizantini che annunciava l'edizione critica della corrispondenza epistolare, ancora in parte inedita, tra il dotto patriarca Gregorio di Cipro e la nobildonna Teodora Raoulena, ambedue contrastanti l’Unione delle due Chiese propugnata dall’imperatore Michele Paleologo (1259-1282); alcuni elementi di tale lavoro sono poi sfociati nella voce dedicata a Teodora, curata dalla sottoscritta su richiesta della Jaca Book per l’Enciclopedia Tematica Aperta (Marzorati), di cui al punto 41. Rientra in quest'ambito di interessi molteplici la ripetuta frequenza (anni '77, '78, '80, '82) ai corsi di bizantinistica che per diversi anni, con un tema diverso, furono organizzati dall'Università di Bari a partire dall'anno 1977 nel Centro di Studi per la Storia della Civiltà Bizantina in Italia Meridionale.

La necessità di leggere direttamente dai manoscritti testi ancora inediti, l'ha quindi indotta a conseguire il Diploma di Paleografia greca presso la Scuola Vaticana, con mons. Paul Canart, allora vice-prefetto e direttore della sezione manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana, e sotto la cui guida, mossa da un personale interesse, ha cercato di approfondire in particolar modo l'aspetto grafico-librario della cultura bizantina. Nasceva in tal modo, spontaneamente, l’individuazione di un filone proprio di ricerca, sempre più specifica, riguardante il libro manoscritto, e incentrata inizialmente ai secoli preferiti IX e X, il periodo in cui la scrittura minuscola soppianta la maiuscola in campo librario. Lo attestano i contributi rimanenti, di carattere più paleografico, nonché le partecipazioni attive, con comunicazioni e relazioni, a congressi. Tra questi, i Colloquii internazionali con scadenza quinquennale di Paleografia greca, rispettivamente a Berlino ed Erice, Oxford, Cremona, Drama in Macedonia, Madrid e Hambourg, come attestano le pubblicazioni ai punti 22, 23, 29, 39, 55, 60, 69; e, inoltre, quelli internazionali su s. Nilo da Rossano, copista - fondatore di una scuola grafica - di cui ci restano copie autografe (punto 18), e sulla presenza dei Bizantini a Roma e nel Lazio (punto 30); l’ XIe Colloque du Comité International de Paleographie Latine (punto 32), il V Congresso Nazionale di Studi Bizantini (punto 31), il Congresso Internazionale Ἡ ???????á½µ ????á½µ ???á½± ??? 15° ??? 16° ?á¼°á½½??, Athina 1996 (punto 38), il XXe Congrès International des Etudes Byzantines, Paris 2001 (punto 47), quello su Il Salento bizantino (punto 49) o, anche il Meeting al Centro di Conservazione del Libro di Arles nel 2013 (punto 66). Fulcro di tale attività è l'opera in due tomi sulla minuscola "bouletée" (punto 28), scrittura bizantina del X secolo: un lavoro monografico in cui dal fenomeno grafico assunto come punto di partenza si è tentato di storicizzare il fenomeno stesso, considerando la grafia in rapporto al tipo di testo scritto, ed affrontando le problematiche della genesi (motivazione del nascere di tale fenomeno) - in correlazione col messaggio scritto e con l'ambiente cui doveva essere destinato -localizzazione ed eventuale propagazione nel territorio dell'Impero bizantino. Si datano e classificano i manoscritti testimoni, raccolti attraverso ricerche a tappeto su repertori e presso biblioteche di tutta Europa, tentando di definire centri scrittori ed operando una distinzione dei relativi copisti, con nuove attribuzioni. Descrizione e riproduzione fotografica dei manoscritti. Tale opera è stata recensita positivamente in numerosissime riviste internazionali, tra le quali le più importanti per la Bizantinistica e la Paleografia (Revue des Etudes Byzantines, Byzantion, Byzantinische Zeitschrift, Vizantijski Vremmenik, Scriptorium, Orientalia Christiana Periodica, Bollettino della Badia Greca di Grottaferrata, Civiltà Cattolica, Quaderni di Filologia e di Istruzione Classica ecc.), e non ha comunque esaurito ogni indagine della sottoscritta sui primi secoli della minuscola greca. Questo filone è stato infatti coltivato con continuità, come dimostrano vari contributi posteriori alla monografia (punti 39 e i più recenti 42, 45-47). Per acquisire tuttavia una più ampia esperienza paleografica, attratta da problematiche poste dalla Paleografia più recente, la sottoscritta si è volta a indagare intorno al periodo umanistico e rinascimentale, in particolare occupandosi di un copista greco celebre ma mai studiato adeguatamente: Giovanni Onorio nato a Maglie, nel Salento, che fu scriptor della Biblioteca Vaticana nel XVI secolo (1534-1563). La ricerca, sfociata poi in un altro lavoro monografico (n° 44) e della quale risultati parziali già si evincevano dalla pubblicazione di cui al punto 29, ha costituito oggetto di comunicazione al IV Congresso Internazionale di Paleografia greca ed anche al V Congresso Nazionale di Studi Bizantini (punto 31), oltre che all’XI Colloquio del Comitato Internazionale di Paleografia Latina (punto 32), ed ha prodotto, ancora, i contributi dei punti 33-34. La vastissima produzione di questo scriba del Rinascimento ha posto in luce la sua evoluzione professionale e l'autenticità di tutto quel che gli è stato attribuito; ma si è anche offerto un modesto apporto alla storia della cultura rinascimentale attraverso lo studio del rapporto intrinseco, o interazione, tra grafia amanuense e caratteri a stampa, dal momento che tale copista visse quando già esisteva la stampa (in greco) e, da quell'abile calligrafo che era, fu incaricato anche di disegnare dei tipi, che non erano ancora stati oggetto di studio specifico. In particolare poi, lo studio sulle mani affini a quella del copista Magliese e a lui erroneamente attribuite (fenomeno in cui è incluso il problema di uno Pseudo-Onorio), l’ha portata all’identificazione di un copista, anch'esso scriptor della Vaticana di un ventennio più recente di Onorio: il corfirota Pietro Devaris, nipote di un altro Devaris, Matteo (più noto nella storia della biblioteca). Dall’unico manoscritto conosciuto (Vat. gr. 1173) si è arrivati all’attribuzione di una ventina di esemplari inediti, che sono stati inseriti cronologicamente nell’arco della sua carriera (1581-1593). I primi risultati sono stati oggetto di una comunicazione orale che, rielaborata e ampliata in un articolo di carattere monografico, è stata pubblicata negli Atti del Congresso internazionale su La scrittura greca nei secoli XV e XVI (Atene 1996), Atene 2000 (punto 38), e che è stata quindi integrata da una successiva appendice, in cui si identificano altri manoscritti e si precisano alcuni particolari biografici (punto 43). Quattrocento e Cinquecento nella produzione libraria greca sono rimasti il terreno privilegiato di ricerca : partendo da indagini relative a copisti greci che lavorarono in Italia (come termine di confronto), dopo un anno trascorso a lavorare in biblioteche e monasteri greci, in qualità di vincitrice di una borsa di studio internazionale bandita dalla Fondazione culturale Onassis di Atene, ha in atto un lavoro monografico che abbraccia la struttura materiale e la tipologia testuale del libro greco propriamente in Grecia. Ciò significa evidenziare le caratteristiche della produzione e circolazione libraria nei primi secoli dopo la caduta di Costantinopoli, quindi in condizioni storiche e culturali – sotto il dominio ottomano – del tutto differenti dalla situazione di fioritura degli studi del nostro Umanesimo e Rinascimento.

I filoni principali di ricerca paleografica e codicologica non hanno naturalmente escluso contributi più occasionali, pur sempre relegati all’ambito del mondo bizantino con riferimento particolare alla produzione manoscritta. Così lo studio filologico, paleografico-testuale e codicologico del palinsesto Vaticano 770, svolto in collaborazione con Paul Canart della Biblioteca Vaticana, o l’approccio al testo inedito, casualmente reperito in un manoscritto della Biblioteca Corsiniana di Roma, degli Erotemata – oltre che di altri, altrettanto inediti - del Cretese Zaccaria Callierge, uno degli esuli greci che contribuirono alla fioritura del ns Umanesimo, copista, stampatore e professore di greco in Italia. Non occasionale è stata invece l’impegnativa realizzazione del Catalogo dei manoscritti greci della romana Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, edito dall’Accademia stessa dei Lincei (punto 53), dove si mettono a frutto gli insegnamenti della catalogazione vaticana, di tipo esaustivo, che dà molta importanza alla descrizione e identificazione dei testi (aspetto filologico) e, insieme le esperienze didattiche relative alle esercitazioni di descrizione del manoscritto fatte svolgere nei corsi a “Tor Vergata”.

Altrettanto mirata è stata la progettazione e la realizzazione de Il libro manoscritto. Introduzione alla codicologia (punto 50), di 504 pagine, corredato di 100 illustrazioni in bianco e nero + 16 tavole a colori fuori testo, pubblicato dalla Casa Editrice “L’Erma di Bretschneider”, di cui a soli cinque anni di distanza è uscita la seconda edizione riveduta, aggiornata e ampliata Il libro manoscritto da Oriente a Occidente. Per una codicologia comparata (57). Questi volumi non sono solamente il frutto di un’intensa carriera svoltasi all’insegna dei manoscritti, ma, più in particolare, della più recente esperienza didattica di Codicologia, e danno risposta all’esigenza di disporre di uno strumento di apprendimento ma soprattutto di consultazione (quindi rivolto sia a iniziandi che a studiosi) che sintetizzasse globalmente sia la storia del libro (dall’Antichità, attraverso il Medioevo, sino all’invenzione dei caratteri mobili) e le tecniche della sua fabbricazione artigianale nell’area mediterranea, con le successive fasi della sua conservazione (e quindi fruizione), senza trascurare le informazioni basilari relative alla storia delle biblioteche e ai diversi modelli di descrizione e catalogazione; e sia, anche, i risultati attuali delle indagini di laboratorio e degli studi sull’architettura della pagina, trascrizione e decorazione, legatura, ecc. Per questo, ha tenuto conto dei filoni di ricerca più moderni (Codicologia Quantitativa e Codicologia Comparata) dai quali emerge una rete complessa di interazioni che mette in crisi una visione monolitica, e riduttiva, del mondo greco-latino. La prefazione del noto codicologo olandese J.P. Gumbert (mantenuta anche nella seconda redazione) pone in risalto che si tratta del primo trattato esistente della disciplina, e infatti ambedue le edizioni sono state oggetto di numerose recensioni positive su riviste internazionali e in rete (per citarne alcune: Revue des Etudes Byzantines 62 (2004), pp. 275-276; Bibliotheca 1 (2004); Atti della Accademia Nazionale dei Lincei, a. CDI 2004, Classe di Scienze morali, storiche e filologiche, Rendiconti, serie IX, vol. XV, fasc. 4; Byzantion 75 (2005), p. 546 s.; Scriptorium 59 (2005), pp. 109-112; Chrysograph 2 (2005), pp. 302-306; Eyphrosine 33 (2005), pp. 546-548; Historische Zeitschrift Band 280,3 (2005), pp. 698-699; Cahiers de civilisation médiévale 49 (2006), pp. 175-177; Mediaevistik 20 (2007), pp. 290-292; Litterae Caelestes 2 (2007), pp. 238-242 ecc., e, in rete, per es. M. Palma, in Materiali didattici per la paleografia latina (con A. Cartelli), http://www.let.unicas.it/links/didattica/palma/testi.htm, cons. del 04/05/2004, F. Trasselli in Bollettino AIB (2004,2), pp. 223-224, P. Bourgain in http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/bec_0373-6237_2005_num_163_1_463620_t12_0300_0000_3. Per la seconda redazione si possono segnalare i siti http://www.brunifranco.it/medioevo_varia.pdf, o http://dida.let.unicas.it/links/didattica/palma/testi/agati1.htm, o, ancora, Consuelo W. Dutschhe (Columbia University), in Speculum. Journal of Medieval Studies 2011, pp. 715-717; F. Bruni, in Medioevo, giugno 2011; P. Schreiner, in Historische Zeitschrift Band 294 (2012), pp. 739-40; A. Bausi, in Aeth. 14, 2011, pp. 265-268, ma anche le diverse presentazioni che si sono svolte dopo la sua uscita (Roma, Biblioteca Casanatense; Cremona, Biblioteca Comunale; Venezia, Università Ca’ Foscari; Atene, MIET ). Il volume appare nei siti scientifici più prestigiosi, come in quelli dell’Institut de Recherche et d’Histoire des Textes e della Sorbonne di Parigi, o della Statlische Bibliothek di Monaco di Baviera, ed è adottato come libro di testo anche in università europee e americane, tanto che se ne prepara l’edizione in lingua inglese.

 

 Pubblicazioni :

 

1980

1.   Tre epistole inedite di Michele Psello, in  "Siculorum  Gymnasium"  32 (1980), pp. 909‑916 ;

 

1982

2.   A proposito del codice Vaticanus Graecus 1696,  in  "Scriptorium"  36 (1982), pp. 86‑89 ;

 

1983

3.  "L'as de pique" fuori d'Italia: qualche osservazione, in  "Byzantion" 53 (1983), pp. 86‑89 + 2 tavv.;

 

1984

4.  Note paleografiche all'"Antologia Palatina", in "Boll. Class. Lincei" 5 (1984), pp. 43‑59 + 10 tavv.;

 

5.   La congiunzione kai nella minuscola libraria greca, in "Scrittura e Civiltà" 3 (1984), pp. 69‑80 + 9 tavv.;

 

6.   Il codice Guelf. 51 Gud. gr., in "Bollettino  della  Badia  Greca  di Grottaferrata" 38 (1984), pp. 141‑149 + 2 tavv.;

 

7.   Su due manoscritti in "bouletée élancée", in "Byzantion"  54  (1984), pp. 615‑625 + 3 tavv.;

 

8.   rec.  a:  A.a.V.v.,  Calabria  Bizantina.  Tradizione  di   pietà  e tradizione scrittoria  nella   Calabria  greca  medievale,  Reggio  Calabria 1983, in "Orpheus" n. s. 5 (1984), pp. 545‑550 ;

 

1985

9.   Postilla al Barberinianus Graecus 310, in“Byzantion” 55 (1985),  pp. 584‑588 + 3 tavv.;

10.  Il cod. Vat. gr. 2166. Per uno studio dello scriptorium di Efrem, in "Studi di  Filologia  bizantina" III, Catania 1985 (Quaderni del Sic. Gymn. XV), pp. 9‑12 + 2 figg.;

 

11.  rec. a: J. M. Sansterre, Les  moins  grecs  et  orientaux  à  Rome  aux époques byzantine et carolingienne, Bruxelles 1983, in "Bollettino della Badia Greca di Grottaferrata" n. s. 39 (1985), pp. 102‑105 ;

 

12.  Pediasimi carmen de  utroque  genere  foeminarum,  in "Boll. Class. Lincei" 6 (1985), pp. 86‑105 ;

 

1986

13.   Due epistole di Psello ad un  monaco  del  monte  Olimpo,  in  "Studi albanologici, balcanici, bizantini e orientali in onore di G. Valentini", Firenze 1986 (Olschki), pp. 177‑190 ;

 

14.   Una "tecnologia" inedita al carme De utroque genere foeminarum di G. Pediasimo, in "Boll. Class. Lincei" 7 (1986), pp. 152‑162 ;

 

15.  Due manoscritti crisostomici "gemelli" rigati secondo il tipo K  20E2 Leroy, in "Boll. Class. Lincei" 7 (1986), pp. 137‑151 + 3 tav. (in  collab. con S. J. Voicu) ;

 

1988

16.   Maiuscola e  minuscola:  indicazioni  per  l’interpretazione  di  una minuscola greca del sec. X, in "Studi di Filologia bizantina" IV, Catania 1988 (Quaderni del Sic. Gymn. XVI), pp. 81‑96 ;

 

17.  Lista provvisoria dei manoscritti in "bouletée", in "Scriptorium" 42 (1988), pp. 104‑109 ;

 

1989

18.  Gli interessi culturali di S. Nilo e della sua scuola, in "Atti del Congresso internazionale su s. Nilo di Rossano" (Rossano, 28 settembre ‑ 1 ottobre 1986), Grottaferrata 1989, pp. 217‑232 ;

 

19.  I due codici parisini dei carmi di Massimo Planude, in "Boll. Class. Lincei" 10 (1989), pp. 38‑48 ;

 

1990

20.  A proposito di alcuni frammenti del codice Vaticanus Graecus 2646, in"Miscellanea Bibliothecae Apostolicae Vaticanae" IV, Città del Vaticano 1989 (Studi e Testi, 338), pp. 1‑5 + 1 tav.;

 

21. Michele VII Doukas nelle fonti bizantine, in "Bollettino della Badia Greca di Grottaferrata" n. s. 44 (1990), pp. 3‑9 ;

 

1991

22.   Problemi di tratteggio e ductus nella minuscola libraria più antica (relazione al II Congresso Internazionale di Paleografia Greca), in Paleografia e Codicologia greca, Atti del II Colloquio internazionale (Berlino‑Wolfenbüttel, 17‑21 ottobre 1983), Alessandria 1991, pp. 47‑66 + 8 tavv.;

 

23. La "minuscule  bouletée" in area provinciale (comunicazione al III Congresso Internazionale di Paleografia Greca), in Scritture,  libri  e testi nelle aree provinciali di Bisanzio,  Atti  del  seminario di Erice (18‑25 settembre 1988), Spoleto 1991, pp. 203‑217 + 13 tavv.;

 

24. Le epistole di Gregorio di Cipro a Teodora Raoulena (comunicazione al  XVIII Congresso  Internazionale  di  Studi  Bizantini,  Mosca  8‑15  agosto  1991), Resumés des communications  I, p. 16) ;

 

25.  rec. a: In Themistii orationes  index  auctus,  accuravit A. Garzya, Napoli 1989 (Hellenica et Byzantina Neapolitana XI), in "Giornale Italiano di Filologia" 43 (1991), pp. 166‑167 ;

 

1992

26.  Due frammenti di codici greci nell'Archivio di Stato di  Catania,  in "Orpheus" n. s. 13 (1992), pp. 110‑119 + 2 tavv. (in collab. con C. Crimi);

 

27.   Michele VII Parapinace e la "Chronographia" di Psello, in  Miscellanea di Studi in  onore di P. Marco Petta per il LXX compleanno I, "Bollettino della Badia Greca di Grottaferrata" n. s. 45 (1992), pp. 11‑31;

 

28.   La minuscola "bouletée", Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, Città del Vaticano 1992 (Littera Antiqua 9, 1-2) ;

 

1994

29.  Giovanni Onorio  da  Maglie:  caratteri  a  mano‑caratteri  a stampa (comunicazione al IV Congresso Internazionale di Paleografia Greca, Oxford 23‑29 agosto 1993), in "Scriptorium" 48 (1994), pp. 122‑140 + 6 tavv.;

30.  Centri scrittori e produzione di manoscritti  greci  a  Roma  e  nel Lazio  (comunicazione al Convegno Internazionale su "Presenza dei  Bizantini in Roma e nel Lazio", Gaeta 26‑28 marzo 1993), in "Bollettino  della  Badia Greca di Grottaferrata" n.s. 48 (1994), pp. 141‑165 ;

 

1996

31.    Le integrazioni di Giovanni Onorio da  Maglie  (comunicazione  al  V Congresso Nazionale di Studi Bizantini), in  Byzantina  Mediolanensia,  Atti del V Congresso Nazionale di Studi Bizantini, Milano 19‑22 ottobre 1994, Soveria Mannelli (Rubbettino) 1996, pp. 13‑26 + 6 tavv.;

 

32.    Giovanni Onorio da Maglie scriptor librorum graecorum et instaurator à la fin du Moyen Age (in collab. con P. Canart - C. Federici) (comunicazione al XIe Colloque du Comité International de Paleographie Latine, La conservation des manuscrits et des archives au Moyen Age,  Bruxelles 19‑21 octobre 1995), in "Scriptorium"  50 (1996), pp. 363‑369 + 9 tavv.;

 

1997

33.   I  manoscritti  restaurati  da  Giovanni  Onorio  da  Maglie, in "Boll. Class. Lincei" 18 (1997), pp. 5‑41 + 8 tavv.;

 

34.    Giovanni Onorio da Maglie e  il  problema  dei  suoi  imitatori,  in Ὀπώρα.Studi  in onore di mgr Paul Canart  per  il  LXX compleanno,  I, a cura di S. Lucà e L. Perria, "Bollettino della  Badia  Greca  di  Grottaferrata"  n.s.  51  (1997),  pp. 243‑275 + 8 tavv.;

 

35.   rec. a: Codices Vaticani  Graeci.  Codices  2644‑2663  (Bibliothecae Apostolicae Vaticanae codices manu scripti recensiti),  recensuit  Salvator Lilla, in Bibliotheca Vaticana 1996, in Ὀπώρα... cit., I, pp. 303‑306 ;

 

1999

36.   rec. a: M. Maniaci, Terminologia  del  libro  manoscritto,  Istituto centrale per la Patologia del Libro, Editrice Bibliografica, Roma 1996,  in  Ὀπώρα... cit., III, 1999, pp. 384-388 ;

 

37.   rec. a: A. Iacobini ‑ L. Perria, Il Vangelo di  Dionisio,  Argos,  Roma 1998, in  "Scriptorium" 53 (1999), pp. 175-179 ;

 

2000

38.  Pietro   Devaris   di   Corfù,   "Scriba   Librarius   Vaticanus": l'identificazione    di     uno  Pseudo‑Onorio  (relazione al Congresso Internazionale Ἡ ελληνική γραφή κατά του 15° και 16° αἰώνα, Atene 18‑20 ottobre 1996), in The Greek Script in the 15th and 16th centuries, Athens 2000, pp. 215-259;

 

39. Il problema della progressiva separazione delle parole tra IX e X secolo  (comunicazione al V Congresso Internazionale  di  Paleografia  Greca), in I manoscritti greci tra riflessione e dibattito, Atti del V Colloquio Internazionale di Paleografia Greca(Cremona, 4-10 ottobre 1998), a cura di G. Prato, I, Firenze 2000, pp. 187-208 + 8 tavv.;

 

40. Schede ni 13, 25, 76 in Codici greci dell’Italia meridionale (Grottaferrata, Biblioteca del Monumento Nazionale 31 Marzo-31 Maggio 2000), Roma 2000 ;

41. Una dotta copista e bibliofila: Teodora Raulena, in La civiltà bizantina. Donne, uomini, cultura e società. Enciclopedia di Tematica Aperta, Milano 2001 (Jaca Book, Marzorati),  pp. 390-394 ;

 

42.  Un altro codice del copista del codice Vallicelliano di Areta, in Omaggio a Enrica Follieri,  “Bollettino della Badia Greca di Grottaferrata”, n. s. 54 (2000), pp. 17-125 + 2 tavv.;

 

2001

43.  Nuovi  manoscritti  copiati da  Pietro  Devaris, in Kaniskin. Studi in onore di Giuseppe Spadaro, Soveria Mannelli  2001 (Rubbettino), pp. 249-262 + 4 tavv.;

 

44.  Giovanni Onorio da Maglie copista greco (1534-1563) (monografia), Suppl. XX al “Bollettino dei Classici” (Accademia Naz. dei Lincei), Roma 2001, pp. 350 + 22 tavv.;

 

45.    Digrafismo a Bisanzio. Note e riflessioni sul X secolo, in  “Scriptorium” 55 (2001), 1, pp. 34-56 + 15 tavv.;

 

2002

46.   Una postilla paleografica, in “Scriptorium” 57 (2002), 2, pp. 312-316 ;     

 

47.  Nuove osservazioni sulla minuscola bizantina del X secolo (comunicazione al XXe  Congrès International des Etudes Byzantines, Paris 19-25 août 2001), in “Scriptorium” 57 (2002), 2, pp. 199-224 ;

 

48.  Da Maglie l’ultimo dei grandi copisti: Giovanni Onorio (interv. all’Incontro di Studio, Maglie 20 maggio 2002), in “Presenza” a. XX, 162 (sett.-ott. 2002), pp. 7-9 (rist. in E. Panarese – M. Cazzato, Guida di Maglie. Storia arte centro antico, Galatina [Congedo] 2002) ;

 

2003

49.  Giovanni Onorio da Maglie: un copista magliese alla Biblioteca Vaticana  (relazione al sem. intern. Il Salento bizantino. Acquisizioni e prospettive, Maglie 29 giugno-1 luglio 2001), negli Atti del Seminario (mai pubblicati);

 

50.   Il libro manoscritto. Introduzione alla Codicologia, Roma 2003 (L’Erma di Bretschneider, Studia Archaeologica 124), pp. 504, 100 ill. b/n + 16 tavole a colori;

 

2006

51.   Le palimpseste du Vaticanus graecus 770 et du Cryptensis A.d. VI (gr. 389) (in collab. con P. Canart), in « Nea Romi » 3 (2006), pp. 131-156 ;

 

52.   Un nuovo manoscritto di Emanuele Provataris, in “Scriptorium” 60 (2006), pp. 289 s., + tav.;

 

2007

53. Catalogo dei manoscritti greci della biblioteca di Roma dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, Suppl. XXIV al “Bollettino dei Classici” (Accademia Naz. dei Lincei), Roma 2007, pp. 209 + 28 tavv. ;

 

54. Qualche riflessione relativa agli strumenti di rigatura: solo un problema di terminologia ? in “Gazette du Livre médieval”51 (2007), pp. 30-36 ;

 

2008

55. Un nuovo manuale di codicologia greca e latina (comunicazione al VI Congresso Internazionale di Paleografia Greca, Drama [Grecia] 21-27 settembre 2003), in Actes du VIe Colloque International de Paléographie Grecque, Athènes 2008, pp. 791-798 ;

 

56.  Cura di : P. Canart, Etudes de paléographie et de codicologie, 2 voll., Città del Vaticano 2008 (“Studi e Testi”, 450-451) ;

 

2009

57.  Il libro manoscritto da Oriente a Occidente. Per una Codicologia comparata, Roma 2009 (L’Erma di Bretschneider, Studia Archaeologica 166), pp. 528, 120 ill. b/n + 16 tavole a colori ;

 

58.  Erotematae altri inediti di Zaccaria Callierge (ca. 1470/3 -1524?), in Οὐ πᾶν ἐφήμερον. Scritti in memoria di Roberto Pretagostini, a cura di C. Braidotti – E. Dettori – E. Lanzillotta, I, Roma 2009 (Univ. degli Studi di Roma “Tor  Vergata”, Dip. di Antichità e tradizione classica), pp. 13-33 ;

 

59. Copie et reliure dans la Rome des premières décennies du XVIe siècle. Autour du Cardinals’shop(in collab. con P. Canart), in “Scripta. An International Journal of Palaeography and Codicology” 2 (2009), pp. 209-238 ;

 

2010

60. Il libro manoscritto greco in Grecia tra Quattrocento e Cinquecento: prospettive di ricerca, in The Legacy of Bernard de Montfaucon : three hundred years of Studies on Greek Handwriting,  Proceedings of the Seventh International Colloquium of Greek Palaeography, Madrid-Salamanca, 15-20 september 2008, edited by A. Bravo Garcia and I. Perez Martin, with the assistance of J. Signes Codoñer, Turnhout (Brepols) 2010 (Bibliologia, 31), I, pp. 257-272 + 8 tavv.;

 

61. Copisti della Turcocrazia. Ipotesi, correzioni e nuove addizioni ai Repertori, in Alithis filia. Studi in onore di Giancarlo Prato, a cura di M. D’Agostino – P. Degni, Spoleto (CISAM) 2010, pp. 1-21 + 10 tavv.

 

2011

62. Kodikologhia. Sygchrones kathefthynseis kai nea oria (in greco), in Byzantina Symmeikta, Institute for Byzantine Research, National Hellenic Research Foundation, Athens (Greece), 21 (2011), pp. 195-216.

 

2012

63. Παλεογραφικά. Supplemento ai copisti della Turcocrazia (1453-1600) e digrafismo metabizantino, in “Scripta. An International Journal of Palaeography and Codicology” 5 (2012), pp. 11-29.

 

64. Codicologia. Osservazioni e riflessioni, in Storia di cultura scritta. Studi per Francesco Magistrale, a cura di P. Fioretti, Spoleto 2012, pp. 1-14.

 

65. Danza e strumenti musicali nei manoscritti bizantini. Qualche riflessione, in 32nd World Congress on Dance Research, International Dance Council (CID)- Unesco, San Marino 27 June-1 July 2012, pp. 1-10, online sul sito del CID.

 

66. (M.L. Agati – K. Choulis) Greek Manuscripts Dated to the 15 th and 16th Century kept in Athens and their Bindings, in “The Oriental book. The Shaping of the Page, the Scribe and the Illuminator at Work. The Making of Oriental Bookbindings and their Conservation”, Arles, Centre de Conservation du Livre, 9-13 Oktober 2012.

 

67. Un manoscritto equivocato del copista santo Theophilos († 1548), in Byzantina Symmeikta, Institute for Byzantine Research, National Hellenic Research Foundation, Athens (Greece), 22 (2012), pp. 265-291.

 

68. Un copista greco della dominazione ottomana: Δανιήλ, da due manoscritti del Museo Bizantino e Cristiano di Atene, in “Scriptorium” 67 (2013), pp. 39-85, pl. 4-18.

 

69. (M.L. Agati – K. Choulis) Copisti e legature della Moni Doussikou (sec. XVI). Uno scriptorium metabizantino in piena regola, in VIII Colloque International de Paléographie Grecque Griechische Handschriften: gestern, heute und morgen, 22-28 September 2013 (Atti in c.d.s.).

 

70. A proposito di un articolo recente : I precetti di mise en page di Sigismondo Fanti (1514), in c.d.s.

 

71. Manuscript Books in the Mediterranean. A Study in comparative Codicology,  Roma in c.d.s.  (L’Erma di Bretschneider).

 

 

 

Tra cui, monografie :

 

 

28.   La minuscola "bouletée", Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, Città del Vaticano 1992 (Littera Antiqua 9, 1-2) ;

 

44.  Giovanni Onorio da Maglie copista greco (1534-1563) (monografia), Suppl. XX al “Bollettino dei Classici” (Accademia Naz. dei Lincei), Roma 2001, pp. 350 + 22 tavv.;

 

50.   Il libro manoscritto. Introduzione alla Codicologia, Roma 2003 (L’Erma di Bretschneider, Studia Archaeologica 124), pp. 504, 100 ill. b/n + 16 tavole a colori;

 

53. Catalogo dei manoscritti greci della biblioteca di Roma dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, Suppl. XXIV al “Bollettino dei Classici” (Accademia Naz. dei Lincei), Roma 2007, pp. 209 + 28 tavv. ;

 

57.  Il libro manoscritto da Oriente a Occidente. Per una Codicologia comparata, Roma 2009 (L’Erma di Bretschneider, Studia Archaeologica 166), pp. 528, 120 ill. b/n + 16 tavole a colori.

  

Corsi Insegnati da Maria Luisa Agati nel Database 
(#53):
Nome del Corso Facoltà Anno
0 Archeologia Del Libro Manoscritto Lettere E Filosofia 2013/2014
Modulo: Archeologia Del Libro Manoscritto A Lettere E Filosofia 2013/2014
Modulo: Archeologia Del Libro Manoscritto B Lettere E Filosofia 2013/2014
0 Archeologia Del Libro Manoscritto Lm Lettere E Filosofia 2013/2014
Modulo: Archeologia Del Libro Manoscritto Lm A Lettere E Filosofia 2013/2014
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Modulo: Archeologia Del Libro Manoscritto A Lettere E Filosofia 2013/2014
1 Archeologia Del Libro Manoscritto Lettere E Filosofia 2012/2013
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